sabato 4 gennaio 2014

La Presenza Sensoriale della Materia Oscura

Nella mia ricerca sono arrivato al punto che il nostro vero centro è la presenza sensoriale e il nostro falso io è l'identificazione in un'identità materiale, il riflesso del corpo. Il ritorno al vero centro, significa dal canto mio, ritorno alla parte sensoriale, alla presenza dell'essere fuori dall'identificazione nell'immagine e fuori dal labirinto virtuale degli specchi, generato dalla mente. Il proprio centro che normalmente non dovrebbe vacillare e perdersi in tale labirinto cui è costituita la materia.

La mente matriarcale è dunque una presenza sensoriale, mentre nel passaggio verso il patriarcato c'è la stata la dissociazione della nostra mente da tale presenza dei sensi, per finire dietro lo specchio, in un'identità materiale in cui vi è il mondo virtuale astratto. Perduto così il soggetto, colui che percepisce, l'uomo è diventato oggetto, finendo oltre lo specchio in una falsa identità che ruba la sua energia di presenza, vero centro che in seguito definiremo energia oscura, spirito. Energia oscura "dell'immutabile" che come vedremo può perdersi nei riflessi dell'energia materiale della luce che è in continua mutazione.

Come ripetuto in molti post, la mente, l'intelletto, nel ripudiare "il sensoriale" si è dissociata, ha smesso di essere fluida e di "accomodare" come gli occhi e insieme ai sensi. La mente intellettuale si è cristallizzata in un'identità materiale costituita dal riflesso del corpo ed è finita in un mondo virtuale "oltre lo specchio". Tutto questo a causa del passaggio dal matriarcato al patriarcato, l'essere umano è finito nella sua ombra. Questione che verrà approfondita nel mio ebook.

Presento ora, nuovi sviluppi, nuove evoluzioni in questa mia teoria che di teorico ha ben poco, in quanto si tratta di osservazioni intelligibili con facilità.


Tutto ciò che concerne la perdita dell'uomo nel materialismo, nel falso Sé, nel suoalter ego intellettuale immaginario, è il funcro e il leitmotiv dell'ebook sul quale sto lavorando.

Ciò che è trattato ultimamente da Serafino Massoni, ha portato nello sviluppo della mia tesi nuovi ed interessanti elementi. Esattamente ciò che mancava ed esattamente ciò che serviva per estirpare l'ultimo legame verso il materialismo. Chi è quindi questo soggetto senza volto, la cui presenza sensoriale, sperimenta, chi è questo soggetto che si affaccia nel vortice della materia con la sua focalizzazione e può rischiare di esserne trascinato e rapito in essa, dietro un mondo virtuale mentale fatto di specchi e simulacri astratti?

Ho sempre identificato la presenza sensoriale con quella di unamente matriarcale "pre-patriarcato" con una materia unita con lo spirito.
Nel matriarcato vi era presenza sensoriale, discernimento tra soggeto e oggetto, un'armoniosa interazione tra soggetto e oggetto, ciò che resta immutabile e ciò che perennemente si trasforma. Nella nuova era patriarcale l'uomo è finito nel "materialismo", oltre gli specchi, perdendo il sé, il soggetto, l'immutabile che osserva, diviso in due dalla morale con la voglia di conquistare il mondo e perduto nel suo "mondo virtuale speculare" astrazione dalla materia. Lo spirito nel suo affacciarsi nella materia genera l'essere e secondo i nuovi sviluppi, spirito che, nella sua dipartita materiale finisce in un completo mondo della potenzialità, nella parte immutabile della materia, oltre la danza degli atomi, ciò che è chiamato "materia oscura".

Ma vediamo un po' meglio questi sviluppi portati grazie a Serafino Massoni.

La materia è un continuo danzare e trasformarsi che nel suo intrecciarci in vortici genera il mondo speculare che conosciamo fatto di tanti riflessi e di diverse frequenze di vibrazione.

In tale materia vi è anche il potenziale, ossia il virtuale, le particelle virtuali di Hisemberg, il 95% che è la materia oscura. Da non confondere con l'astrazione mentale umana, dimensione virtuale ma che riguarda la dimensione materiale, il virtuale della mente umana si genera dai simulacri prodotti dai riflessi del vortice materiale.

L'errore che si potrebbe fare in tale puntualizzazione è quello di pensare al virtuale come al proprio pensiero, mentre io invece vedo tale energia potenziale nella centratura e nella presenza dell'essere, nella presenza sensoriale del soggetto che si affaccia al materiale. Il virtuale inteso come pensiero è solo intelligenza e comprensione, la riflessione della materia speculare astratta.
L'uomo, è "uno spirito intelligente" come lo definiva Gustavo Roll affermando "quello dell'uomo però è uno spirito intelligente perché l'uomo sovrasta ed è in grado, per quanto lo riguarda, di regolare, se non di dominare, gli istinti che sospingono incessantemente tutto ciò che esiste e si forma".

In genere per spirituale s'intende l'ascensione della propria immagine(materiale) verso il mondo platonico delle idee, dei simulacri mentali. La santificazione del proprio rilfesso, agli occhi altrui, ossia verso gli specchi. Non invece un ritorno a sé, alla presenza sensoriale, fuori dal vorticoso labirinto degli specchi, verso il vero centro senza volto ma fatto di presenza.

Non confondiamo ciò con la patologia del non riconoscersi allo specchio, in questo caso noi ci riconosciamo allo specchio, ma affermando "io ho un immagine" e non "io sono un immagine". Per approfondire meglio leggi questo articolo.

Tale intelletto, può essere usato in modo "filosofico" per accrescere la sua consapevolezza e coscienza spirituale e il suo controllo su di sé, espandendo le sue potenzialità attraverso la materia, oppure l'astrazione della materia chiamata intelletto può completamente assorbire l'uomo e la sua presenza dell'essere facendolo perdere e morire nel suo mondo virtuale che è, in realtà, il mondo materiale astratto. Mondo mentale virtuale che ripudiando la presenza sensoriale, si separe può dissipare la "sua anima" fatta di materia oscura che compone il soggetto, lo spirito, da cui deriva presenza e completo discernimento fra soggetto e oggettosenza la perdita e la spersonalizzazione in un alter ego materiale.

Gli animali essendo pura anima hanno la fortuna di non finire in quel labirinto speculare in cui si perde l'essere umano, ma non hanno la possibilità di essere "spiriti intelligenti" e di accrescere la propria consapevolezza.

Ciò che è affermato ultimamente da Serafino Massoni è alquanto affascinante e nel suo passare dal materialismo allo spiritualismo ha dimostrato grande disposione verso l'evoluzione. Personalmente come si vede dai precedenti post, ho sempre associato il ritorno alla presenza sensoriale, come ritorno alla materia, da cui sarebbe costituito tutto, senza tener conto di ciò che resta immutabile e senza causa, la materia oscura. Portato verso questa conoscenza ho definito colui che è il soggetto. Ringrazio il Professore per avermi portato verso nuovi sviluppi.

La materia, come anzidetto è una danza di atomi in continua trasformazione, come dice la teoria di Lavoisier "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", questa è la struttura della materia.

Come affermato da Serafino, questa teoria tuttavia riguarda "solo l'interno di questa struttura", ciò che vi sta dentro, perché la struttura stessa, invece, "non subisce trasformazione".

Questo implica quindi, qualcosa di immutabile, l'energia oscura, virtuale o potenziale. "Il virtuale", lo spirito, è ciò che genera l'essere, l'energia oscura che si affaccia nella materia, nella màter, madre, sorgendo come soggetto nella presenza sensoriale, un centro, un punto di presenza focale che può anche perdersi nei simulacri dei riflessi.

Prima di sorgere lo spirito si trova completamente nel "potenziale" ciò è affermato anche da E.M. Cioran nel suo libro "l'incoveniente di essere nato". Ed in tale energia oscura del potenziale l'uomo potrebbe andare, o meglio, tornare, nella sua morte.
L'uomo dell'epoca patriarcale, perduto completamente nel suo falso sé materiale, spirito intelligente rapito dalla sua intelligenza, dalla sua mente speculare non cosciente, senza discernimento tra oggetto e soggetto, senza più molta presenza sensoriale il quale è assorbita dal riflesso, dallo specchio che riflette su sé e sul mondo, essere senza centro dell'anima, come potrebbe finire in tale mondo potenziale dell'energia oscura, se di tale energia in lui, se dell'anima in lui, ben poco è rimasto?

Personalmente posso ovviamente dedurne che lo spirito pensante dell'uomo, la sua identità intellegibile può accedere a tale mondo dell'energia oscura solo se unito e connesso armoniosamente alla presenza sensoriale fatta per l'appunto di energia oscura. Solo attraverso una mente matriarcale.

Dio si può quindi definire l'immutabile, l'infinito che si affaccia nella materia attraverso i sensi e che, attraverso l'essere umano, può diventare uno "spirito intelligente".Può diventarlo se l'identità immaginaria (l'immagine riflessa del corpo, il falso sé immaginario, alter ego materiale) derivante dall'intelletto non surclassi e non rifiuti l'identità dellapresenza sensoriale, entrandone in conflitto. Se dunque lo spirito della Materia Oscura, eterno e immutabile che si affacia attraverso i sensi nella danza degli atomi della materia luminosa, diventa uno spirito intelligente senza che ne resti solo l'intelligenza e nulla dello spirito, come accade in patriarcato, chissà forse alla morte può restare anche tale intelletto con i ricordi, l'identità intelligente dello spirito unita ad esso e non unita all'identità della materia che quindi sopravvive alla morte materiale insieme all'immutabile dello spirito.
<<Con l'arresto di ogni attività fisica - la morte del corpo - l'anima si libera ma non interrompe la propria attività. Lo "spirito intelligente" , invece, rimane in essere e (...) anche operante. Di questo ne ho le prove e ne ho fornite a conforto di tanta gente che non sapeva rassegnarsi alla perdita di persone care. (...). Il fatto di rimanere in essere si richiama al motivo e quindi alla funzione di ogni cosa esistente in perenne sollecitazione e travaglio, proprio come si addice al moto creativo che non saprebbe estinguersi e nel quale ogni cosa concorre armonicamente anche nelle mutazioni più varie, Dio essendo eterno ed inconsumabile nelle sue più prevedibili manifestazioni e sembianze.(...) Così, con un piede da questa parte e l'altro poggiato sull'infinito, mi sembra quasi di essere un ponte gettato fra le due età e sotto di me scorre l'universo come fluida materia che seco travolge impetuosamente il ridicolo delirio dell'uomo di volersi imporre o sottrarre a decreti che lui stesso ignora».«... Ed a quanti mi chiedono di rivelare il mezzo col quale si manifestano tanti stupefacenti fenomeni, rispondo che la mia forza sta nel tenere i piedi ben saldi sulla terra. Ammettere e conoscere la realtà, predispone a possibilità le più insperate, le più incredibili, avendo qualsiasi realtà infiniti risvolti. Gustavo Roll>>

Nell'ebook al quale sto lavorando, sviluppo in profondo il tema del vero sé, del falso sé, e dello sviluppo della presenza sensoriale, come vero centro.

Invito all'iscrizione via mail per restare aggiornati.

© Ivan Ortu 01/02/2014 21:36:22 link:  http://ornitori8.blogspot.it/2014/01/nella-mia-ricerca-sono-arrivato-al.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+blogspot/REGyYF+(hacker+della+mente)#.UsZEnPTuLAI

Video di Serafino Massoni :
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