Ottocento metri di cunicoli a 60 metri di profondità, scavati nel Monte Settepani, alle spalle del porto di Savona. La scoperta dei tre speleologi confermerebbe la leggenda che gli anziani della città ripetono da tempo: "Quella città sottoterra al Melogno era una base militare americana"
(la slide è firmata Fortezze savonesi, gruppo speleologico - DLF Savona)
Ad alimentarne i contenuti anche Claudio Arena, fotografo e precursore delle ricerche sui monumenti “dimenticati”, da “Fortezze savonesi” in poi. E’ suo un video postato su YouTube e rilanciato dalla stessa pagina del social network che sta riscuotendo molta curiosità e attenzione.
Si tratta de “La Base Segreta Americana del Colle del Melogno”. “Dopo anni di sole leggende, che raccontavano di camion sparire nella montagna, elicotteri che sorvolavano il Finalese di notte, o di piattaforme per missili e cunicoli lunghi centinaia di metri.. ecco oggi… la verità” osserva Arena.
La Regione Liguria ne aveva progettato la trasformazione in sito panoramico, con servizi di ristoro e sosta per gli escursionisti del Melogno. Era stato anche pensato un centro studi sulle energie rinnovabili, vista la vicinanza dell’area con le pale eoliche. Ma sinora è rimasta una “base fantasma”.http://it.over-blog.com/
(la slide è firmata Fortezze savonesi, gruppo speleologico - DLF Savona)
Ad alimentarne i contenuti anche Claudio Arena, fotografo e precursore delle ricerche sui monumenti “dimenticati”, da “Fortezze savonesi” in poi. E’ suo un video postato su YouTube e rilanciato dalla stessa pagina del social network che sta riscuotendo molta curiosità e attenzione.
Si tratta de “La Base Segreta Americana del Colle del Melogno”. “Dopo anni di sole leggende, che raccontavano di camion sparire nella montagna, elicotteri che sorvolavano il Finalese di notte, o di piattaforme per missili e cunicoli lunghi centinaia di metri.. ecco oggi… la verità” osserva Arena.
La Regione Liguria ne aveva progettato la trasformazione in sito panoramico, con servizi di ristoro e sosta per gli escursionisti del Melogno. Era stato anche pensato un centro studi sulle energie rinnovabili, vista la vicinanza dell’area con le pale eoliche. Ma sinora è rimasta una “base fantasma”.http://it.over-blog.com/
Nessun commento:
Posta un commento