domenica 24 novembre 2013

Le Malefatte dell'Alieno Yahweh

Nell’ultima opera pubblicata di Mauro Biglino ‘La Bibbia Non è un Libro Sacro’, l’autore delinea con maggiore nettezza, rispetto alle sue opere precedenti, le caratteristiche di quell’individuo peculiare dal probabile nome di Yahweh.

Ne esce fuori un quadro generale terrifico e sconfortante, descritto all’interno di una narrazione (quella biblica) quasi del tutto priva di riferimenti spirituali, concentrata invece a tramandare in forma dapprima orale e poi scritta, il rapporto esclusivo di una congrega eterogenea di genti con il loro anomalo ‘comandante in capo’, colui al quale era stato assegnato, da entità a lui superiori, quel particolare spazio del pianeta Terra.

Un tenutario quindi sostanzialmente indifferente ai popoli che doveva governare con le armi della forza e della lusinga, forte delle sue avanzate conoscenze tecnologiche. Questo individuo costringeva sostanzialmente i popoli da lui diretti ad un addestramento paramilitare per poterli utilizzare in continue guerre sanguinose al fine di espandere il più possibile il suo dominio terreno, ai danni degli altri Elohim: esseri simili a lui ai quali erano state assegnate altre porzioni contigue di Terra.

Si evince quindi come il nostro pianeta non sia stato affatto ‘nostro’ ma appannaggio esclusivo di umanoidi di ben altre provenienze e fattezze che probabilmente insistevano da millenni sugli stessi suoli che hanno visto la genesi del genere ‘homo’ sino all’attuale definizione di ‘sapiens’.

Di questa alterità al governo a dire il vero ci eravamo già accorti considerando le spaventose condizioni in cui versiamo oggi. Gli apparati statali impongono con la violenza i loro dictat in modo assai simile alle modalità con cui l’alieno Yahweh (proprio come i suoi simili Anunnaki o Elohim che chiamarli si voglia) imponeva i suoi.

Dobbiamo concludere quindi che il predominio Anunnaki non sia mai cessato nonostante la loro apparente dipartita nei primi anni dopo la nascita di Cristo? Possiamo dedurre che la loro azione sia stata da allora sostanzialmente elusiva, tranne che in alcune fugaci apparizioni pubbliche frutto di disattenzione, errore od inganno?

L’azione di governo degli Stati ‘moderni’ non è mai stata così lontana dai desiderata delle popolazioni che dirigono. Il potere effettivo è in mano alle stesse persone che lo detengono da sempre. La cosiddetta democrazia non è altro che un logoro paravento per proseguire indisturbati nel saccheggio del territorio e nella predazione delle energie materiali e spirituali delle genti, oggi come sempre considerate come animali da soma da sfruttare e trattare come tali.

Che il dominio odierno sia ancora in mano agli anunnaki oppure agli umani corrotti e pervertiti in definitiva poco importa. Importa invece paragonarlo alla procedura di comando dell’alieno che si faceva chiamare Yahweh. Evidentemente ci troviamo di fronte alla stessa sfrontata mancanza di empatia verso i sottoposti (noi), e ad una azione di governo fredda ed implacabile perché condotta con le armi della superiorità militare e tecnologica. L’implementazione delle capacità di controllo giungerà all’apoteosi quando verremo impiantati (ed avverrà senz’altro) da un microchip ricetrasmittente sottopelle. Oggi comunque siamo già costantemente monitorati e lo spazio di libertà residuo è davvero esiguo. Ogni nostra azione viene registrata e la mole di dati personali espressi in forma digitale di ognuno di noi è ben sufficiente a non lasciare spazi oscuri sull’indagine esaustiva sulla nostra persona. Ognuno di noi possiede un alter ego digitale pressoché completo grazie anche alle nostre azioni spontanee ed azzardate di condivisione in rete di dati personali e di sfumature della nostra vita privata che dovremmo invece tenerci ben stretti.

Osservandoci meglio possiamo considerare le nostre condizioni esistenziali e trovarle deleterie, qualunque sia il nostro ‘status’ sociale. I salari servono soltanto a compensare in parte ciò che ci vien tolto quotidianamente e più sono elevati, più rendono l’idea di quanto ci viene defraudato. La scolarizzazione coatta e le pratiche mediche inappellabili formano una gabbia alla quale non possiamo esimerci sin dalla più tenera età. Tasse e burocrazia sono poi le armi che il potere assoluto detiene per indirizzare i popoli alla guerra oppure alla rovina, in uno stato di precarietà continua, funzionale a tenere gli animi occupati e ‘preoccupati’ in modo da impedirgli di pensare e riflettere che un mondo migliore per noi sarebbe non solo auspicabile ma assolutamente possibile, qui ed ora.

Il potere assoluto che si cela appena dietro il sottile paravento delle democrazie è indifferente alle sorti dei sottoposti, quel genere umano che non esitano a ‘gassare’ con le scie chimiche, oppure a indebolire con pratiche di medicalizzazione forzata oppure lasciandogli ingerire cibi avvelenati e degeneranti. Stiamo parlando dello stesso popolo che irradiano notte e giorno con onde elettromagnetiche o che defraudano del suo territorio in nome delle cosiddette esigenze della collettività.
Forse dovremmo comunque riflettere sulle conclusioni dell’opera di Biglino, non per cercare un ‘capro espiatorio’ al di fuori delle nostre contingenze, ma per prendere atto delle modalità con le quali il potere procede da sempre, inalterato ed inossidabile.

In conclusione vorrei ricordare come il cosiddetto ‘dio’ biblico sia già stato riconosciuto come entità malevola (assai prima di Biglino) dagli autori gnostici che scorgevano in lui le modalità procedurali dei crudeli arconti oppure, in tempi a noi più vicini, dal teologo gesuita Salvador Freixedo le cui illuminanti opere sono pressoché curiosamente introvabili in lingua italiana.

Una doverosa riflessione e … buona dittatura arcontica a tutti!   fonte

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