Il 30 gennaio 1996, il programma di interviste radiofoniche di Alan Handlemann sulla WRFX-FM di Charlotte, North Carolina, presentava un ex scienziato della NACA (National Advisory Committe for Aeronautics, ora NASA), il Dott. Norman Bergrun, che svelava come la sonda spaziale Voyager della NASA avesse scattato fotografie di un oggetto cilindrico, lungo circa una volta e mezzo il diametro della Terra, in orbita negli anelli di Saturno. Il Dott. Bergrun affermò che si notavano strisce luminose per tutta la lunghezza dell’oggetto cilindrico, implicanti l’esistenza di portelli di scarico.
Ora, sono state pubblicate conferme indipendenti su Science News (febbraio 1996 vol.149, no.5 p.71) dove viene riportato che il telescopio spaziale Hubble ha fotografato un grande oggetto allungato orbitante tra gli anelli di Saturno in uno scatto, ma che è scomparso da quello successivo. Altri due oggetti orbitanti, molto grandi e molto luminosi, furono fotografati il 22 maggio ’95 e il 10 agosto ’95, ma per il 21 novembre erano scomparsi.
Il Dott. Bergrun ritiene che l’oggetto cilindrico sia controllato in maniera intelligente, e possiede caratteristiche che lo qualificano come un veicolo spaziale.
Quando è stato domandato perché la NASA non era riuscita prima a fotografare l’enorme veicolo, ha risposto che “hanno la tendenza a nascondersi nella propria scia di scarico”. L’ex scienziato della NASA ha detto che lo scarico lungo il veicolo e alle sue estremità appare come il materiale che costituisce l’anello.
ULTIMA INTERVISTA A BERGRUN
In una sua recente intervista fatta dalla ricercatrice e giornalista Kerry Cassidy del Project Camelot, intervista fatta nel mese di Giugno 2012 durante la Convention Mondiale sugli UFO, il Dott. Norman Bergrun, nonostante la sua avanzata età (91 anni), dichiara e conferma che su Saturno, più precisamente intorno agli anelli del grande pianeta gassoso, erano parcheggiate delle vere e proprie astronavi aliene e i documenti che attestano la presenza di queste grandi astronavi, viene secretato dalla NASA e NSA, grazie allo Space Act del 1958.
“Mentre intraprendevo privatamente uno studio dettagliato della NASA sulle fotografie registrate dalle sonde Voyager 1 e Voyager 2 e riguardanti appunto gli anelli di Saturno, ho scoperto come dagli stessi anelli si erano formate emissioni di onde elettromagnetiche emergenti da giganteschi veicoli (EMV).
Quando gli è stato chiesto perché la NASA ed altre agenzie governative non hanno rilasciato prima queste informazioni, il Dott. Bergrun ha risposto che lo Space Act del 1958 dispone che i dati spaziali possono essere trattenuti se viene trovato qualcosa che potrebbe costituire una minaccia e che un veicolo di tale grandezza sarebbe considerato una minaccia e sarebbe ritenuto di grande importanza militare. Come tale, ricadrebbe sotto la giurisdizione delle “più importanti agenzie di intelligence militare con fondi in nero”.
Bergrun ha presentato le sue scoperte in un libro, Ring-Makers of Saturn (1986) che contiene la fotografia fatta dal Voyager a questo enorme veicolo spaziale in orbita negli anelli di Saturno.
Redazione Segnidalcielo
qui fonte con 3 video interviste
http://voceuniversale.myblog.it/archive/2013/11/08/dr-norman-bergrun-enormi-astronavi-aliene-erano-parcheggiate-5754504.html
ULTIMA INTERVISTA A BERGRUN
In una sua recente intervista fatta dalla ricercatrice e giornalista Kerry Cassidy del Project Camelot, intervista fatta nel mese di Giugno 2012 durante la Convention Mondiale sugli UFO, il Dott. Norman Bergrun, nonostante la sua avanzata età (91 anni), dichiara e conferma che su Saturno, più precisamente intorno agli anelli del grande pianeta gassoso, erano parcheggiate delle vere e proprie astronavi aliene e i documenti che attestano la presenza di queste grandi astronavi, viene secretato dalla NASA e NSA, grazie allo Space Act del 1958.
“Mentre intraprendevo privatamente uno studio dettagliato della NASA sulle fotografie registrate dalle sonde Voyager 1 e Voyager 2 e riguardanti appunto gli anelli di Saturno, ho scoperto come dagli stessi anelli si erano formate emissioni di onde elettromagnetiche emergenti da giganteschi veicoli (EMV).
Quando gli è stato chiesto perché la NASA ed altre agenzie governative non hanno rilasciato prima queste informazioni, il Dott. Bergrun ha risposto che lo Space Act del 1958 dispone che i dati spaziali possono essere trattenuti se viene trovato qualcosa che potrebbe costituire una minaccia e che un veicolo di tale grandezza sarebbe considerato una minaccia e sarebbe ritenuto di grande importanza militare. Come tale, ricadrebbe sotto la giurisdizione delle “più importanti agenzie di intelligence militare con fondi in nero”.
Bergrun ha presentato le sue scoperte in un libro, Ring-Makers of Saturn (1986) che contiene la fotografia fatta dal Voyager a questo enorme veicolo spaziale in orbita negli anelli di Saturno.
Redazione Segnidalcielo
qui fonte con 3 video interviste
http://voceuniversale.myblog.it/archive/2013/11/08/dr-norman-bergrun-enormi-astronavi-aliene-erano-parcheggiate-5754504.html
Nessun commento:
Posta un commento