sabato 2 novembre 2013

Meccanismo di Antikythera

Questo straordinario oggetto fu rinvenuto casualmente a bordo di un relitto vecchio piu di 2000 anni. L'enorme imbarcazione greca trasportava principalmente statue in bronzo e marmo ma dall'esame piu accurato di una delle pietre rinvenute tra i resti, si scoprì che si trattava in realtà di un meccanismo fortemente incrostato. Si trattava essenzialmente di un sistema molto complesso di ruote dentate ricoperto di iscrizioni la cui traduzione completa non è ancora stata pubblicata.
Dopo anni di studi approfonditi, il meccanismo risultò essere un antichissimo calcolatore per il calendario solare e lunare, le cui ruote dentate potevano riprodurre il rapporto di 254:19 necessario a ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole (la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari). L'estrema complessità del congegno era inoltre dovuta al fatto che tale rapporto veniva riprodotto tramite l'utilizzo di una ventina di ruote dentate e di un differenziale, un meccanismo che permetteva di ottenere una rotazione di velocità pari alla somma o alla differenza di due rotazioni date. Il suo scopo era quello di mostrare, oltre ai mesi lunari siderali, anche le lunazioni, ottenute dalla sottrazione del moto solare al moto lunare siderale.


Il “mistero” consiste nel fatto che, nell'80 a.C., simili apparecchi “non avrebbero dovuto esistere”: gli studiosi di cose antiche concordano infatti nell'affermare che in quel tempo la tecnologia non era in grado di produrre apparecchiature di tale precisione. Del resto non ne avrebbe prodotte per altri sedici secoli: nel meccanismo si trova appunto un ingranaggio differenziale, inventato (o reinventato) soltanto verso la fine del cinquecento.

Come sostengono molte persone, l'esistenza di oggetti che sembrano "nel tempo sbagliato" (chiamatiOOPART, ovvero Out Of Place Artifact, oggetto fuori luogo) stimolano alcune considerazioni. O si ammette l'esistenza di conoscenze “perdute” per qualche ragione ignota e poi riemerse -il che imporrebbe una riscrittura della storia dell'umanità su basi molto diverse da quelle comunemente accettate- o si deve riconoscere un altissimo grado di fallibilità da parte della storiografia ufficiale. Il meccanismo di Antikythera non può essere il parto di un unico genio che tenne le conoscenze tutte per se; di conseguenza la civiltà greca doveva essere molto piu' evoluta di quello che abbiamo immaginato fino ad oggi. Trae quindi in inganno immaginare il periodo antico come un continuo di crescita in tutti i campi, mentre sembra che si possa piuttosto configurare una situazione in cui l'epoca romana sia stata caratterizzata da una complessiva decadenza in ambito scientifico e tecnologico. Anche la complessità dei meccanismi usati non appare per la prima volta in questo oggetto, se si osserva che Erone di Alessandria, vissuto nel I secolo d.C., conosce ed usa meccanismi ed ingranaggi di precisione paragonabili a quelli usati nel XVIII secolo. Visto sotto questa nuova luce, il Meccanismo di Antikythera appare quindi più come una delle prove a favore di una diversa interpretazione dell'evoluzione scientifica e tecnologica nel mondo antico, che come un oggetto inspiegabile e fuori dal tempo.

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