domenica 6 ottobre 2013

Il tabù del veganismo


Una signora del pubblico ha chiesto, perplessa, come mai una parte di medici sostiene che per stare bene in salute sia necessario evitare la carne e un’altra parte dice che la medesima è necessaria per la crescita, essendoci in essa le cosiddette proteine nobili. Io le avrei risposto: “E’ la propaganda, baby!”, ma il dottor Roberto Cappellari, qui sopra, medico chirurgo che ha tenuto una conferenza a Codroipo venerdì 4 ottobre, le ha solo risposto che quella vegetariana è una scelta personale e che al limite, se proprio se ne sente il desiderio, ogni tanto si può mangiare anche un po’ di carne, ché male non fa.
Non lo farà a lui, forse, ma agli animali sì. Anthony Santelia, che insieme al sodale Fabio Tribos ha organizzato la serata, ha rincarato la dose dicendo che se si è ben centrati (?) si possono mandar giù le peggiori schifezze, ché tanto poi l’organismo le espelle senza conseguenze.

Sono d’accordo con Anthony, perché lo provo su di me, concedendomi ogni tanto cibo spazzatura, ma il grosso difetto di quella di venerdì sera, e di tutte le conferenze a cui partecipo di solito, è che si evita di parlare di alimentazione da un punto di vista etico. Neanche fosse un tabù. Se ne parla come se lo scopo fosse solo quello di far funzionare bene la macchina umana. E basta! Come se nella mente umana non trovassero posto le motivazioni etiche alla base dei propri comportamenti e quindi anche delle proprie scelte alimentari.
A un certo punto Fabio ha anche tirato in ballo la ghiandola pineale, che secondo le mie conoscenze è la sede della coscienza, ma la sua domanda non verteva sulla moralità di mangiare o meno animali assassinati, bensì sulla produzione di melatonina, che è l’ormone del buon umore, se non vado errato.


         
                                              
La lezione del dottor Cappellari, che ha l'ambulatorio a San Donà di Piave (VE), è stata molto interessante, se escludiamo l’ottica carente di compassione per le vittime della macellazione. Credo che non solo io ma anche altri presenti abbiamo imparato che esistono due tipi di stress, quello buono e quello cattivo. Come il colesterolo. Dicesi stress positivo quello che porta l’individuo a concentrare tutte le sue energie per uno scopo preciso ma, afferma il dottor Cappellari, non si deve abusare di ciò. Serve per ottenere buone performances.
Quello negativo, beh, lo conosciamo tutti e non val la pena spiegare cos’è. Dichiarandosi di ispirazione steineriana, il dottor Cappellari ha illustrato dapprima il funzionamento del corpo umano e successivamente le direttive della cosiddetta medicina naturale integrata.
Come con la lotta integrata agli insetti dannosi in agricoltura, anche nella medicina integrata i farmaci non sono scartati in assoluto, ma si consiglia di prenderli “cum grano salis”, con parsimonia. Ovvero, come fanno i porcospini quando si accoppiano: con molta prudenza.
Direi che la medicina naturale integrata è possibilista circa le medicine tradizionali e infatti la parola “BigPharma” non è mai stata pronunciata. Se non fosse stato per Anthony e per Fabio, nemmeno la parola “veganesimo” sarebbe stata pronunciata. Riconosco però che se si vuole propugnare e diffondere una filosofia alimentare che escluda il consumo di carni animali, quella del dottor Cappellari è forse la strategia vincente. Io invece non sono per le mezze misure e l’arte della diplomazia mi è del tutto estranea. Per questo vengo spesso tacciato di essere un fanatico estremista, mentre un esperto che dica quasi le stesse cose con tono pacato viene accettato più facilmente da chi sia alla ricerca di un cambiamento nei propri stili di vita. Questo, va detto.
Sugli stili di vita si è insistito molto. Una diapositiva mostrava una piramide in cui alla base, più larga del resto, c’era il camminare o il correre lentamente. Più sopra c’era l’andare in bicicletta e fare ginnastiche dolci. Un gradino più in su le arti marziali e gli esercizi di palestra più impegnativi. In cima c’era la figura di un umano davanti allo schermo del computer. E qui ci siamo identificati un po’ tutti, noi presenti, benché io mi sposti regolarmente in bici.
Avevo sentito dire che il cervello si atrofizza se non lo si usa, ma pensavo fosse una battuta spiritosa e invece c’è un fenomeno che si chiama “risparmio biologico”. In altre parole, se un osso si accorge che può permettersi una vita comoda, alla lunga ridurrà le energie per evitare di fare qualcosa di faticoso. Più o meno il dottor Cappellari si è espresso così, volendo dire che non solo il cervello deve essere tenuto in funzione, ma anche tutto il resto, sistema scheletrico compreso. Il che significa che il movimento allunga la vita e la sedentarietà l’accorcia. Niente di nuovo sotto il sole, ma sentirlo dire dalla viva voce di un medico, e non dallo schermo televisivo, è tutta un’altra cosa. E’ un po’ la differenza che corre tra il sentir messa in televisione ed essere fisicamente presenti in chiesa, con tanto d’incenso odoroso.
Altro luogo comune detto e ridetto in tivù: bere molta acqua e mangiare frutta e verdura. Perfino un viscidone come Umberto Veronesi ce lo dice continuamente. Per non parlare delle pubblicità televisive dell’acqua minerale!
Se in conferenza è stato detto qualcosa di nuovo, almeno per me, è che la frutta secca non deve essere un elemento di contorno, ma piuttosto una delle basi dell’alimentazione, contenendo oli importanti per la buona salute. Idem con le spezie, in particolare il peperoncino, che contiene una decina di diversi antibiotici naturali. Vanno esclusi il latte e i formaggi, non perché sono frutto di violenza sui bovini (alla medicina naturale non interessa), ma perché il primo non è una bevanda adatta per umani adulti e, i secondi, per il grasso che depositano all’interno delle arterie. Di fondamentale importanza il riso integrale, e questo lo si sapeva ancora dagli anni Settanta, da quando andava di moda la Macrobiotica.
Infine, altra cosa che già si sapeva, bere spesso il the verde, non gli altri che sono trattati, ma quello verde perché contiene l’EGCG, che protegge dal cancro.
L’ambiente è sempre più contaminato, ha ammesso il dottor Cappellari, ma la persona accorta farà comunque di tutto per salvaguardare la propria salute. Nulla da eccepire, ma uno sguardo alle vittime storiche del nostro stomaco non guasterebbe.

http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2013/10/il-tabu-del-

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