Dunque, in questo post scriverò di una droga di cui si parla poco, ma la sua presenza è in aumento,almeno per quello che posso vedere dal mio osservatorio personale.
Per cui ne scrivo. Premetto subito, come faccio per tutti gli argomenti che tratto in questo blog, che la mia non è un'apologia, non è un incitamento all'uso di tali sostanze.
Non promuovo e non condanno.
Credo fermamente nella libertà, e quindi anche nella libertà di drogarsi, come in quella di non farlo.
Il mio vuole essere un tentativo di informazione sulle droghe.
La conoscenza è fondamentale, poi ognuno prenderà le proprie decisioni in merito.
La droga in questione si chiama Ketamina.
Attualmente si sta diffondendo nelle discoteche, e sulle scene rave, sotto il nome di Special K.
Viene spesso presentata, su diversi articoli che mi è capitato di leggere, come un anestetico per i cavalli, e in parte è vero, il suo uso originario era questo, e lo è ancora.
Fu sintetizzata per la prima volta nel 1962.
Ma lasciamo da parte i cenni storici.
Quando viene assunta dall'essere umano, si tratta di una potente sostanza psichedelica.
Usata in quantità può portare a esperienze di pre-morte.
Questa cosa è da tenere ben presente.
Se non avete mai fatto esperienze psichedeliche lasciate perdere, consiglio spassionato.
Se proprio volete fare un'esperienza psichedelica sono da preferire i classici funghetti (psilocybe).
Se è la prima volta, NON fatelo con la ketamina.
All’origine si presenta come un liquido molto simile all’acqua.
Si può trovare però in entrambe le forme, liquida o in polvere.
Per trasformarla in polvere viene riscaldata mediante un procedimento abbastanza complesso.
Per capirci, si tratta di un procedimento simile a quello con cui si prepara la cocaina in base (crack).
Con la cocaina però è più facile perchè basta l'ammoniaca, mentre per cristallizzare la ketamina necessitano solventi e reagenti difficili da reperire sulla piazza.
Può quindi essere sniffata, bevuta, ma anche iniettata (se iniettata però aumenta moltissimo il rischio di overdose).
La ketamina sale in circa 10/15 minuti e agisce per un’ora circa (anche di più se prima si è assunto qualcos’altro).
A differenza delle altre droghe in circolazione non regala ne piacere fisico, ne buon umore, ne energia:
il suo effetto anestetico/dissociativo si potrebbe riassumere come un progressivo distacco della mente sia dal corpo che dalle emozioni, tanto più potente quanto più è forte la dose; tale distacco rende una percezione di sé stessi e della realtà paradossalmente tanto lucida quanto allucinata, tanto alienante quanto accomodante.
Non si registrano casi di morte diretta dovuta alla sostanza, ma non è da prendere alla leggera perchè la morte può avvenire per via indiretta. Mi spiego: è un anestetico dissociativo.
Vuol dire che produce un effetto di "rimozione del corpo".
Cosa ostica da spiegare, me ne rendo conto.
Il corpo fisico non viene più percepito come parte di sè, ma ci si stacca, letteralmente, viene percepito come evento esterno a noi, non più nostro. Si capirà? speriamo...
L'effetto di questa sostanza è difficilmente spiegabile.
Si tratta di una questione scientificamente definita di "ineffabilità", ossia dell'incapacità di articolare in parole eventi interiori molto profondi, come ad esempio gli stati mistici.
Altra cosa importante da dire: la ketamina, pur essendo una sostanza psichedelica, si differenzia da tutte le altre sostanze psichedeliche, quali ad esempio LSD, mescalina, psilocibina, etc.
Si differenzia per il fatto che mentre con gli altri psichedelici producono percezioni di una "realtà esteriore", la ketamina, al contrario, è rivolta verso una "realtà interiore".
Dualismo Cartesiano: cioè mente e corpo viste come due distinte forme di coscienza.
Già con 30-40mg i suoni e le immagini paiono distorcersi e frammentarsi ritmicamente; essendo un effetto assolutamente singolare, anche consumatori abituali di allucinogeni sono stati presi da profonde crisi di panico. Andando oltre si perde progressivamente il senso del tatto, del tempo, delle cose e della propria identità, e si ha la sensazione di essere trascinati fuori dal proprio corpo fino a raggiungere, attraverso una sorta di viaggio extradimensionale (80-120mg), la cosiddetta Near-Death Experience (NDE), una specie di morte apparente vissuta ad occhi aperti.
Tra gli effetti secondari ci sono vertigini, difficoltà/incapacità di parlare, freddo, prurito, diarrea. Inoltre, tirare ketamina annulla quasi gli effetti degli stupefacenti presi in precedenza, ma NON
il “down” che lasciano, quindi attenzione..
L'effetto dissociativo riportato da chi la assume è spesso conosciuto in ambito medico come "stato d'emersione" o "d'ingresso in un'altra realtà" e definito in termini di dimensione transpersonale di coscienza, dissoluzione estatica dell'Io, Near-Death Experience (NDE) o Out-of-Body Experience (OBE). Probabilmente per tale ragione, la ketamina è stata definita da vari autori come sostanza "enteogena" (dal greco entheos) o di rivelazione divina.
In certi casi, la NDE si manifesta come spiacevole e con il desiderio di non essere ripetuta. Tuttavia molti sperimentatori hanno definito le proprie esperienze in ketamina come illuminanti e per questo provano l'esperienza più volte.
Qui andiamo verso un altro concetto "ostico".
La droga non è uguale per tutti.
Ma non mi voglio impantanare adesso con questo aspetto, magari ne scriverò in un altro post.
Recenti ricerche riportano come una maggior considerazione della morte e di stati quali le NDEs possano produrre un importante effetto d'espansione della propria coscienza, rivelandosi come un'alternativa ad una visione biografico-personale della propria esistenza, che trascende spazio, tempo e le limitazioni derivanti da un dualismo cartesiano.
Vediamo gli aspetti da sapere per ridurre il rischio che un'esperienza con la ketamina si trasformi in un "brutto viaggio",
se non in esiti molto più spiacevoli.
Paura della morte: un “viaggio” pesante di ketamina è spesso vissuto come guardare la morte in faccia, un’esperienza che può essere veramente traumatica per chiunque e soprattutto per chi ha già problemi esistenziali.
Freddo e vomito: assumere ketamina fa abbassare la temperatura del corpo e può provocare nausea; farlo lontano dai pasti e in un luogo caldo riduce questi rischi.
In ketamina si perdono il senso dello spazio e dell’equilibrio nonché della realtà, e oltre certe dosi è impossibile anche solo camminare o rendersi conto di essere in mezzo a una strada;inoltre, l’effetto anestetico può fare ignorare ferite o contusioni anche gravissime:
è tristemente famosa la morte di un ragazzo che si incamminò verso un lago sprofondandoci senza rendersi conto di annegare.
L’unica maniera per non farsi male, quindi, è stare seduti o sdraiati in un posto tranquillo, meglio se con una persona fidata che controlla cosa succede, senza maneggiare oggetti taglienti o anche solo un semplice accendino..
Iniezione: iniettarsi uno stupefacente è la maniera più diretta per andare in overdose. Questo deve essere chiaro a tutti.
A differenza di altre droghe, tra l’altro, iniettarsi ketamina non ne aumenta l’effetto ma lo rende solo più immediato, esponendosi inutilmente al rischio di infezioni anche letali (AIDS, Epatiti, etc..)
Alcool/mix: la ketamina è pericolosissima se mescolata con alcool, barbiturici, eroina o altre sostanze che deprimono il sistema respiratorio.
Dose/overdose: una riga di ketamina è in genere un terzo, un quarto di una riga di coca o di speed, perché il suo effetto è molto più concentrato. Se si prova per la prima volta è meglio prenderne circa la metà di chi la usa abitualmente, perché l’effetto è molto più potente. Tirarne una piccola riga aspettando almeno 30 minuti per valutarne l’effetto riduce sensibilmente il rischio di una crisi respiratoria anche mortale.
Danni nel tempo: col tempo si sviluppa assuefazione alla ketamina, ovvero bisogna usarne sempre di più per ottenere gli stessi effetti; l’uso frequente e continuato, tra l’altro, danneggia seriamente il cervello e genera una pericolosa dipendenza psicologica socialmente distruttiva.
Sniffo: per tirare col naso si usa una cannuccia pulita e personale, in modo da evitare malattie anche gravi come l’epatite ed evitare di trasmetterle.
Chi assume ketamina può raggiungere uno stato simile al coma; anche se innocuo, può far preoccupare moltissimo le persone che lo circondano.
Bisogna subito controllare il polso e il respiro: se sono regolari entro mezz’ora, un’ora lo “zombie” dovrebbe risvegliarsi dal torpore, ma se si hanno dei dubbi occorre chiamare subito personale medico qualificato o il 118 per scongiurare il rischio di un’overdose mortale.
Scambio con l’acqua: una bottiglia di ketamina è in tutto e per tutto uguale a una bottiglia d’acqua: se si dimentica in giro rischia di essere bevuta da chiunque, con esiti anche mortali!
Cuore: siccome può dare forti alterazioni al battito cardiaco, la sostanza è rischiosissima per chi soffre di problemi cardiaci.
Fonti di questo post:
www.freecannabis.ch
www.ecn.org/livello57/html/lab_antipro.html
Per cui ne scrivo. Premetto subito, come faccio per tutti gli argomenti che tratto in questo blog, che la mia non è un'apologia, non è un incitamento all'uso di tali sostanze.
Non promuovo e non condanno.
Credo fermamente nella libertà, e quindi anche nella libertà di drogarsi, come in quella di non farlo.
Il mio vuole essere un tentativo di informazione sulle droghe.
La conoscenza è fondamentale, poi ognuno prenderà le proprie decisioni in merito.
La droga in questione si chiama Ketamina.
Attualmente si sta diffondendo nelle discoteche, e sulle scene rave, sotto il nome di Special K.
Viene spesso presentata, su diversi articoli che mi è capitato di leggere, come un anestetico per i cavalli, e in parte è vero, il suo uso originario era questo, e lo è ancora.
Fu sintetizzata per la prima volta nel 1962.
Ma lasciamo da parte i cenni storici.
Quando viene assunta dall'essere umano, si tratta di una potente sostanza psichedelica.
Usata in quantità può portare a esperienze di pre-morte.
Questa cosa è da tenere ben presente.
Se non avete mai fatto esperienze psichedeliche lasciate perdere, consiglio spassionato.
Se proprio volete fare un'esperienza psichedelica sono da preferire i classici funghetti (psilocybe).
Se è la prima volta, NON fatelo con la ketamina.
All’origine si presenta come un liquido molto simile all’acqua.
Si può trovare però in entrambe le forme, liquida o in polvere.
Per trasformarla in polvere viene riscaldata mediante un procedimento abbastanza complesso.
Per capirci, si tratta di un procedimento simile a quello con cui si prepara la cocaina in base (crack).
Con la cocaina però è più facile perchè basta l'ammoniaca, mentre per cristallizzare la ketamina necessitano solventi e reagenti difficili da reperire sulla piazza.
Può quindi essere sniffata, bevuta, ma anche iniettata (se iniettata però aumenta moltissimo il rischio di overdose).
La ketamina sale in circa 10/15 minuti e agisce per un’ora circa (anche di più se prima si è assunto qualcos’altro).
A differenza delle altre droghe in circolazione non regala ne piacere fisico, ne buon umore, ne energia:
il suo effetto anestetico/dissociativo si potrebbe riassumere come un progressivo distacco della mente sia dal corpo che dalle emozioni, tanto più potente quanto più è forte la dose; tale distacco rende una percezione di sé stessi e della realtà paradossalmente tanto lucida quanto allucinata, tanto alienante quanto accomodante.
Non si registrano casi di morte diretta dovuta alla sostanza, ma non è da prendere alla leggera perchè la morte può avvenire per via indiretta. Mi spiego: è un anestetico dissociativo.
Vuol dire che produce un effetto di "rimozione del corpo".
Cosa ostica da spiegare, me ne rendo conto.
Il corpo fisico non viene più percepito come parte di sè, ma ci si stacca, letteralmente, viene percepito come evento esterno a noi, non più nostro. Si capirà? speriamo...
L'effetto di questa sostanza è difficilmente spiegabile.
Si tratta di una questione scientificamente definita di "ineffabilità", ossia dell'incapacità di articolare in parole eventi interiori molto profondi, come ad esempio gli stati mistici.
Altra cosa importante da dire: la ketamina, pur essendo una sostanza psichedelica, si differenzia da tutte le altre sostanze psichedeliche, quali ad esempio LSD, mescalina, psilocibina, etc.
Si differenzia per il fatto che mentre con gli altri psichedelici producono percezioni di una "realtà esteriore", la ketamina, al contrario, è rivolta verso una "realtà interiore".
Dualismo Cartesiano: cioè mente e corpo viste come due distinte forme di coscienza.
Già con 30-40mg i suoni e le immagini paiono distorcersi e frammentarsi ritmicamente; essendo un effetto assolutamente singolare, anche consumatori abituali di allucinogeni sono stati presi da profonde crisi di panico. Andando oltre si perde progressivamente il senso del tatto, del tempo, delle cose e della propria identità, e si ha la sensazione di essere trascinati fuori dal proprio corpo fino a raggiungere, attraverso una sorta di viaggio extradimensionale (80-120mg), la cosiddetta Near-Death Experience (NDE), una specie di morte apparente vissuta ad occhi aperti.
Tra gli effetti secondari ci sono vertigini, difficoltà/incapacità di parlare, freddo, prurito, diarrea. Inoltre, tirare ketamina annulla quasi gli effetti degli stupefacenti presi in precedenza, ma NON
il “down” che lasciano, quindi attenzione..
L'effetto dissociativo riportato da chi la assume è spesso conosciuto in ambito medico come "stato d'emersione" o "d'ingresso in un'altra realtà" e definito in termini di dimensione transpersonale di coscienza, dissoluzione estatica dell'Io, Near-Death Experience (NDE) o Out-of-Body Experience (OBE). Probabilmente per tale ragione, la ketamina è stata definita da vari autori come sostanza "enteogena" (dal greco entheos) o di rivelazione divina.
In certi casi, la NDE si manifesta come spiacevole e con il desiderio di non essere ripetuta. Tuttavia molti sperimentatori hanno definito le proprie esperienze in ketamina come illuminanti e per questo provano l'esperienza più volte.
Qui andiamo verso un altro concetto "ostico".
La droga non è uguale per tutti.
Ma non mi voglio impantanare adesso con questo aspetto, magari ne scriverò in un altro post.
Recenti ricerche riportano come una maggior considerazione della morte e di stati quali le NDEs possano produrre un importante effetto d'espansione della propria coscienza, rivelandosi come un'alternativa ad una visione biografico-personale della propria esistenza, che trascende spazio, tempo e le limitazioni derivanti da un dualismo cartesiano.
Vediamo gli aspetti da sapere per ridurre il rischio che un'esperienza con la ketamina si trasformi in un "brutto viaggio",
se non in esiti molto più spiacevoli.
Paura della morte: un “viaggio” pesante di ketamina è spesso vissuto come guardare la morte in faccia, un’esperienza che può essere veramente traumatica per chiunque e soprattutto per chi ha già problemi esistenziali.
Freddo e vomito: assumere ketamina fa abbassare la temperatura del corpo e può provocare nausea; farlo lontano dai pasti e in un luogo caldo riduce questi rischi.
In ketamina si perdono il senso dello spazio e dell’equilibrio nonché della realtà, e oltre certe dosi è impossibile anche solo camminare o rendersi conto di essere in mezzo a una strada;inoltre, l’effetto anestetico può fare ignorare ferite o contusioni anche gravissime:
è tristemente famosa la morte di un ragazzo che si incamminò verso un lago sprofondandoci senza rendersi conto di annegare.
L’unica maniera per non farsi male, quindi, è stare seduti o sdraiati in un posto tranquillo, meglio se con una persona fidata che controlla cosa succede, senza maneggiare oggetti taglienti o anche solo un semplice accendino..
Iniezione: iniettarsi uno stupefacente è la maniera più diretta per andare in overdose. Questo deve essere chiaro a tutti.
A differenza di altre droghe, tra l’altro, iniettarsi ketamina non ne aumenta l’effetto ma lo rende solo più immediato, esponendosi inutilmente al rischio di infezioni anche letali (AIDS, Epatiti, etc..)
Alcool/mix: la ketamina è pericolosissima se mescolata con alcool, barbiturici, eroina o altre sostanze che deprimono il sistema respiratorio.
Dose/overdose: una riga di ketamina è in genere un terzo, un quarto di una riga di coca o di speed, perché il suo effetto è molto più concentrato. Se si prova per la prima volta è meglio prenderne circa la metà di chi la usa abitualmente, perché l’effetto è molto più potente. Tirarne una piccola riga aspettando almeno 30 minuti per valutarne l’effetto riduce sensibilmente il rischio di una crisi respiratoria anche mortale.
Danni nel tempo: col tempo si sviluppa assuefazione alla ketamina, ovvero bisogna usarne sempre di più per ottenere gli stessi effetti; l’uso frequente e continuato, tra l’altro, danneggia seriamente il cervello e genera una pericolosa dipendenza psicologica socialmente distruttiva.
Sniffo: per tirare col naso si usa una cannuccia pulita e personale, in modo da evitare malattie anche gravi come l’epatite ed evitare di trasmetterle.
Chi assume ketamina può raggiungere uno stato simile al coma; anche se innocuo, può far preoccupare moltissimo le persone che lo circondano.
Bisogna subito controllare il polso e il respiro: se sono regolari entro mezz’ora, un’ora lo “zombie” dovrebbe risvegliarsi dal torpore, ma se si hanno dei dubbi occorre chiamare subito personale medico qualificato o il 118 per scongiurare il rischio di un’overdose mortale.
Scambio con l’acqua: una bottiglia di ketamina è in tutto e per tutto uguale a una bottiglia d’acqua: se si dimentica in giro rischia di essere bevuta da chiunque, con esiti anche mortali!
Cuore: siccome può dare forti alterazioni al battito cardiaco, la sostanza è rischiosissima per chi soffre di problemi cardiaci.
Fonti di questo post:
www.freecannabis.ch
www.ecn.org/livello57/html/lab_antipro.html
"Chi assume ketamina può raggiungere uno stato simile al coma" - come se non ci fosse già visto l'andazzo in questo paese!
RispondiEliminaeh si va! Altro che Ketamina, qua gli hanno dato oppiacei a quantità immani, te lo dico io!
EliminaRispondo solo oggi perché ... cazzo, mi son dimenticato e non è arrivata nessuna mail di avviso, o le ho buttate ...