giovedì 10 ottobre 2013

Il 5 novembre (V per vendetta)

"Nessuno dimenticherà più quella notte e il significato che ha avuto per questo paese. Io non dimenticherò mai l’uomo e il significato che ha avuto per me."
«Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto, nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Ma l'uomo? So che il suo nome era Guy Fawkes e so che nel 1605 tentò di far esplodere il parlamento inglese. Ma chi era realmente? Che tipo d'uomo era? Ci insegnano a ricordare le idee e non l'uomo, perché l'uomo può fallire. L'uomo può essere catturato, può essere ucciso e dimenticato. Ma 400 anni dopo ancora una volta un'idea può cambiare il mondo. Io sono testimone diretto della forza delle idee, ho visto gente uccidere per conto e per nome delle idee, li ho visti morire per difenderle… Ma non si può baciare un'idea, non puoi toccarla né abbracciarla; le idee non sanguinano, non provano dolore... le idee non amano. Non è di un'idea che sento la mancanza ma di un uomo, un uomo che mi ha riportato alla mente il 5 novembre: un uomo che non dimenticherò mai.»...


«Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere.

Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità.

E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi.

Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler.

Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre.»

Evey: Chi sei?
V: Chi?... "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
Evey: Ah, questo lo vedo!
V: Certo. Non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia.
V: È a madame Giustizia che dedico questo concerto in onore della vacanza che sembra aver preso da questi luoghi e per riconoscenza all'impostore che siede al suo posto! Dimmi, che giorno è oggi Evey?
Evey: Ehm il 4 novembre? [Suonano le campane della mezzanotte]
V: Non più ormai… Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto. Prima l'Ouverture.
Evey: Tu pensi che far saltare in aria il parlamento renderà migliore questo paese?
V: Non vi sono certezze, solo opportunità.
Evey: Beh, puoi essere certo che Creedy incappuccerà chiunque si presenti, dal primo all'ultimo.
V: I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. [Citando Thomas Jefferson]
Evey: E tu farai in modo che questo accada facendo esplodere un palazzo?
V: Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle fare saltare un palazzo può cambiare il mondo.
V: Quello che mi hanno fatto è mostruoso!
Evey: ...e loro hanno creato un mostro.
Evey (leggendo): Vi Veri Vniversum Vivus Vici...
V: Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l'universo. [Citando Il Faust]
V: La violenza si può usare per una buona causa.
Evey: Che cosa stai dicendo?
V: Giustizia!

Altre citazioni tratte dal film

Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V. (V)
Io, come Dio, non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze. (V) [Citando Albert Einstein]


Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage. (V) [Citando William Shakespeare,Macbeth]

Siamo spesso da biasimare in questo, è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo. (V) [Citando William Shakespeare,Amleto]

Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle, quello è compito del governo. (Dascombe)

Voglio parlare con lei prima che scompaia dietro a uno dei cappucci neri di Creedy. (Finch)

E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo. (V) [Citando William Shakespeare, Riccardo III]

E la morale è... i buoni vincono, i cattivi perdono e come sempre l'Inghilterra domina! (Lewis Prothero)

Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità. (Evey)

Ogni volta che ho visto cambiare questo mondo è sempre stato in peggio. (Evey)

Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è. (V) [Citando William Shakespeare, Macbeth]

Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. (V)

La coincidenza non ha madre. (V)

Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio. (V)
Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. (V) [CitandoWilliam Shakespeare, Macbeth]

Nessuno dimenticherà più quella notte e il significato che ha avuto per questo paese. Io non dimenticherò mai l'uomo e il significato che ha avuto per me. (Evey)

Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare. (V)[Citando Emma Goldman (If i can't dance, it's not my revolution!)]

Ecco! All'inizio anche io pensavo fosse odio, l'odio era l'unica cosa che conoscevo, l'odio aveva costituito il mio mondo, mi aveva imprigionato, mi aveva insegnato a mangiare, bere, respirare. Pensavo che l'odio che mi scorreva nelle vene mi avrebbe ucciso. Ma poi è successo qualcosa... a me, come è successo a te. (V)

Ascoltami, ascoltami, ascoltami. Questo può essere il momento più importante della tua vita. Mettici tutta te stessa. Ti hanno portato via i genitori, ti hanno portato via tuo fratello, ti hanno chiuso in una cella e ti hanno preso tutto ciò che potevano tranne la vita, e tu hai creduto che esistesse solo quella. Vero? che l'unica cosa rimasta fosse la tua vita. Ma non era vero! Hai trovato qualcos'altro. In quella cella hai trovato qualcosa di più importante della vita. Perché quando hanno minacciato di ucciderti se non avessi dato loro quello che volevano, tu hai detto che avresti preferito morire. Hai affrontato la morte Evey, eri calma, eri ferma. Prova a sentire ora quello che sentivi prima. (V)

All'improvviso ho avuto l'impressione che fosse tutto collegato. Era come se potessi vedere tutto. Una lunga catena di eventi che risalivano a molto prima di Larkhill. Mi è sembrato di poter vedere quello che era successo prima. E quello che ancora deve succedere. Era come uno schema perfetto, disposto davanti a me, e mi sono reso conto che ne facciamo tutti parte, che siamo tutti intrappolati. "Allora lei sa che succederà". No, è stata una sensazione. Ma posso indovinare. Con un simile caos qualcuno commetterà una sciocchezza e quando questo accadrà le cose si metteranno male. E poi Sutler sarà costretto a fare l'unica cosa che sa fare. A quel punto V non deve fare altro che mantenere la sua parola, e poi... [Scena del domino in cui Finch capisce tutto]

Ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai, io ti amo, dal più profondo del cuore, io ti amo. (Valerie)

Non vi sono certezze, solo opportunità. (V)

Il Parlamento è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo... sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli... da solo un simbolo è privo di significato ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo. (V)



V: Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è una idea, Creedy... e le idee sono a prova di proiettile. [V uccide Creedy spezzandogli il collo]
Delia: È privo di senso chiedere scusa?
V: Non lo è mai.
Finch: Perché lo vuoi fare?
Evey: Perché lui aveva ragione. [Riferito a V]
Finch: Riguardo a cosa?
Evey: Questo paese ha bisogno di qualcosa di più di un palazzo, ha bisogno di speranza.
Finch: Chi era lui? [Riferito a V]
Evey: Era Edmond Dantès. Ed era mio padre e mia madre, mio fratello, un mio amico, era lei, ero io, era tutti noi.
Evey: Hai intenzione di uccidere ancora? .
V: Si .

V travestito da William Rookwood: La nostra storia inizia come spesso accade in tutte le storie: con un giovane politico rampante! È un uomo profondamente religioso e membro del Partito Conservatore, è assolutamente determinato e non ha alcun rispetto per il dibattito politico! Più potere conquista più evidente è il suo fanatismo e più aggressivi diventano i suoi sostenitori.

Poi un giorno il suo Partito avvia un progetto speciale nel nome della sicurezza nazionale, all'inizio si crede sia una ricerca per le armi biologiche e viene aiutato senza badare a spese. Tuttavia il vero obbiettivo di questo progetto è il potere... la totale, assoluta dominazione egemonica, il progetto però ha una conclusione violenta ma gli sforzi delle persone coinvolte non sono vani, perché dal sangue di una delle vittime nasce un nuovo modo di condurre... la guerra! Immaginate un virus!

Il virus più terribile che ci sia e poi immaginate che siate solo voi a conoscere la cura per debellarlo, se il vostro fine ultimo è il potere come usereste al meglio quest'arma?! A questo punto della storia entra in scena il nostro amico, è un uomo apperentemente senza coscienza per il quale il fine giustifica sempre i mezzi ed è lui a consigliare che il bersaglio non sia un nemico della nazione ma piuttosto la nazione stessa! Vengono scelti tre obbiettivi per rendere al massimo l'effetto dell'attacco: una scuola, una stazione della metropolitana ed un impianto di depurazione dell'acqua.

Muoiono subito diverse centinaia di persone... alimentati dai media la paura e il panico si diffusero rapidamente, separando e dividendo il Paese finché alla fine si individuò il vero obbiettivo. Prima della crisi alla Saint Mary nessuno avrebbe predetto i risultati delle elezioni di quell'anno, nessuno! E poi, poco dopo le elezioni, udite udite, il miracolo!

Qualcuno credette che fosse stato Dio in persona ma fu opera di un'azienda farmaceutica controllata da alcuni membri del Partito che diventarono oscenamente ricchi. Un anno dopo alcuni estremisti vengono processati, dichiarati colpevoli e giustiziati mentre viene costruito un monumento per canonizzare le vittime, ma il risultato finale, la vera genialità del piano fu la paura... la paura diventò lo strumento ultimo del governo e con esso il nostro politico fu alla fine eletto con la nuova carica appositamente creata di Alto Cancelliere, il resto, come si suol dire, è storia!
Finch: ...Lei può provare tutte queste cose?
V travestito da William Rookwood: Perché sarei ancora vivo secondo lei?!
Finch: ...Daccordo!...Vorremmo portarla con noi per proteggerla signor Rookwood.
V travestito da William Rookwood: Oh, non ho dubbi che vi piacerebbe, ma se volete quella registrazione dovete fare quello che vi dico io: mettete Creedy sotto sorveglianza 24 ore su 24, quando sarò sicuro che non si metterà le dita nel naso senza che voi lo sappiate vi contatterò di nuovo, fino ad allora... saluti!
Finch: Rookwood!...Perché non si è fatto avanti prima?...Che cosa stava aspettando?
V travestito da William Rookwood: Aspettavo lei ispettore! Avevo bisogno di lei!


Lettera di Valerie
So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io.
Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l'unica autobiografia che scriverò e … Dio… mi tocca scriverla sulla carta igienica.
Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che "Dio è nella pioggia".

Superai l'esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sara. Furono i suoi polsi… erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sara fu così, per me no.

Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell'anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l'unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio… All'interno di quel centimetro siamo liberi.

Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: "Le pianure di sale". Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose… per nessuno.

Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come "fiancheggiatore" e "risanamento" divennero spaventose, mentre cose come "Fuoco Norreno" e "Gli articoli della fedeltà"divennero potenti. Ricordo come "diverso" diventò "pericoloso". Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.
Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
Morirò qui… tutto di me finirà… tutto… tranne quell'ultimo centimetro… un centimetro… è piccolo, ed è fragile, ma è l'unica cosa al mondo che valga la pena di avere.
Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino… Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai… io ti amo, dal più profondo del cuore… Io ti amo.
– Valerie.



FONTE

Commento di Adam Kadmon sul film V per vendetta (Fonte)

In V per Vendetta, poco prima di morire, lo stesso V, il violento ma nobile protagonista, dichiara che la violenza è sbagliata.
Lui stesso infatti, morendo, si augura la fine delle violenze, e che il suo sacrificio, risparmi milioni di altre vite.
E per fortuna viene capito.
Sia dalla amata Evey, sia dai cittadini.
Gli stessi soldati governativi quando vedono arrivare milioni di persone che marciano verso la sede del potere, non in modo aggressivo, ma al contrario, ordinato, consapevole, comprendono che sia loro che i cittadini non sono strumenti di opposte barricate:
sono invece una cosa sola.
Sotto le divise il Cuore ha un solo colore.
Cittadini e soldati diventano incarnazione del vero messaggio di V ovvero che la violenza è sbagliata e che l'unica soluzione pacifica, senza spargimenti di sangue, senza vittime innocenti è apprendere quello che io, sin da piccolo, chiamo "Altruismo Organizzato": un Altruismo senza fanatismi o egocentrismi finalizzato unicamente a migliorare le cose per tutti e in modo pacifico e con buon senso.
Purtroppo questo dettaglio sfugge ai "profeti" del web che si schierano in fazioni opposte dove da un lato vediamo gli "astratti" che dinanzi ai problemi seri dalla vita, continuano a blaterare rasentando il ridicolo, di luci ed angeli a qualsiasi costo.. e dall'altro troviamo guerrafondai e pessimisti paranoici, che auspicano morte e distruzione comunque vadano le cose portando i lettori a sospettare di tutti e tutto... anche della loro stessa ombra. E come capite tutto questo non è bene...
Ma torniamo al film.
In "V", nel finale, è la stessa popolazione ormai matura, consapevole di se stessa, che fa comprendere ai militari pronti a sparargli addosso, che è sbagliato calpestare i diritti dei cittadini per servire dei poteri corrotti fino al midollo.
E i militari, infatti, comprendendo intuitivamente che tutto è uno, che il Cuore ha uno solo colore, abbassano giustamente le armi. Non si è più militari o cittadini: si è solo Uomini e Donne che hanno smesso di essere strumenti di un partito o dell'altro. Non si è più schiavi di culti, di politiche, di sette, di mafie, di pregiudizi ecc...
I cittadini sono uniti, non più divisi fra destra e sinistra, sopra o sotto.
L'unico loro fine diventa il miglioramento della qualità della vita di tutti.
TUTTI.
Non solo quelli che sono amici di certi potenti.


Adam
(tratto dal blog http://777babylon777.blogspot.com)

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