venerdì 11 ottobre 2013

La storia è Maestra


Mi sono chiesto spesso perché i sensitivi facciano regolarmente la figura dei ciarlatani. Benché ammiri la sua grande esperienza di vita, anche con Walter Maestra, giovedì 10 ottobre, non ho potuto fare a meno di farmi la stessa domanda. E questo, solo quando è passato alle dimostrazioni pratiche, chiedendo la collaborazione del pubblico, perché fin tanto che si era limitato ad esporre la teoria psicosomatica, raccontando le sue personali esperienze, mi era parso una persona dotta ed informata come tanti, rispettabile e credibile. Ma quando ha chiesto se c’erano volontari che volessero sottoporsi ad un esame davanti all’uditorio e ha cominciato a far vibrare un’asta di metallo alla maniera dei radioestesisti, mi ha dato l’impressione che stesse recitando una parte, per accattivarsi la soggezione ammirata dei presenti. Forse lui stesso sa che di quell’astina di metallo avrebbe potuto fare a meno e che fa solo parte del folclore dei cercatori d’acqua, una volta detti rabdomanti, ma ugualmente usare uno strumento esotico in quel modo presta il fianco agli scettici e a quanti privilegiano il lato razionale del sapere.
Per la prima parte della conferenza, infatti, aveva spiegato i Chakra indiani e già qui sorge l'obiezione secondo cui ci si dovrebbe chiedere se ha senso per noi occidentali importare insegnamenti orientali, cosa che prima dell’epoca beat, cioè prima della fine degli anni Sessanta, non accadeva. E’ solo da una cinquantina d’anni che il “barbaro occidente” viene colonizzato con Yoga, medicina Ayurvedica, santoni vari come Vandana Shiva, e altre conoscenze orientali, arti marziali comprese.
Io metto una mia nota qui: Vogliamo risalire all'inizio della corrente orientale? Per me è Arthur Scopenhauer, come è stato lui a scoprire l'inconscio, la psicanalisi di Fredu non sarebbe nata senza Arthur e di conseguenza nemmeno la relatività. Ma forse sbaglio ed è solo una mia impressione, di uno che ha letto troppo, forse ... ma non credo che usare il cervello, leggere è questo in fondo e   gli italiani non leggono infatti, comunque non credo possa avere brutte conseguenze, oddio, è sempre un estremo e forse indica una mia carenza, o una mia ideologia di carenza di cui non riesco a liberarmi, o sarà semplicemente che mi piace!  A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire , Guglielmo di Occam. In ogni modo ragazzi, oddio, iniziate da Aforismi Sulla Saggezza del Vivere di Arthur Schopenhauer, un libro semplice e per tutti, e poi leggetevi Il Mondo Come Volontà e Rappresentazione, un capolavoro, impegnativo ma molto bello  e vedrete che questo è il più saggio essere umano passato su questa terra negli ultimi secoli. Un genio semplicemente, e che ribadiva continuamente di scrivere per volontà superiore, bene, leggete cosa scriveva ... ma lo vedete, la scuola, l'informazione mainstream diciamo, te lo cataloga come il filosofo della noia e del dolore, così lo riducono a poche pagine e non lo conosci più di tanto, ti perdi il meglio: Non è vero, è il filosofo della "reale" e "unica" saggezza di cui l'oriente da sempre è custode e che se avessimo seguito sin dall'inizio, beh, l'occidente sarebbe diverso, molto diverso. I Veda Indiani lo dimostrano, le Upanishad ancora di più. Schopenhauer diceva che lui se non fossero apparsi su questa terra Platone, Kant e le Upanishad appunto,  non sarebbe mai esistito!

Forse il precursore è stato Krishnamurti, fatto venire in Europa da Elena Blavatsky e dai suoi colleghi antroposofi. C’è chi sospetta che, essendo l’antroposofia connessa in qualche modo col satanismo - sempre che non si tratti di bigotte maldicenze - anche l’importazione di guru indù è un tentativo di attaccare il cristianesimo. Del resto, ammessa e non concessa tale ipotesi, al momento siamo alle prese con un’invasione pacifica di ben altra portata.

Dunque, dicevamo, i Chakra.
Da quel che ho capito sono come dei nodi o dei tunnel immaginari che trapassano il corpo e che hanno sia uno sbocco sul davanti, sia sul di dietro. Quelli che sfociano anteriormente costituiscono la parte emozionale della psiche, mentre quelli che si affacciano posteriormente rappresentano la volontà. Il primo e l’ultimo, che si pongono rispettivamente nel perineo e sulla sommità del cranio, sono unici, ma tutti gli altri, come detto, sono doppi. Indi per cui, se tradizionalmente sono sette, si ha un totale di 12 sbocchi, cinque davanti e cinque dietro, più i due singoli, ciascuno con le sue caratteristiche.
Prima di analizzarne alcuni, vorrei presentare il signor Maestra, che una trentina d’anni fa, spinto da irrefrenabile curiosità, cominciò a cercare l’acqua come fanno i veri rabdomanti, accorgendosi che le persone che vivono sopra falde acquifere vivono male. Si alzano stanche, soffrono di reumatismi, nevralgie e altri disturbi che non si verificherebbero se vivessero da un’altra parte. Fin qui la scienza non ha nulla da eccepire e infatti è stato coniato il termine di Geopatie per indicare esattamente ciò. I cinesi lo chiamano Fengshui.
Dopo aver rilevato che l’ambiente in cui si vive influisce sulla salute dell’individuo – e questo non serviva essere radioestesisti per accorgersene – il signor Walter volle andare oltre e con gli 800 bastoncelli oculari che ciascuno di noi ha in dotazione appositamente per vedere l’aura delle persone, lui cominciò ad esercitarsi in tal senso, alla maniera dei monaci tibetani descritti da Lobsang Rampa nel Terzo occhio e negli altri suoi libri.
Tra il 1990 e il 2000, Walter Maestra fece diversi viaggi in America Latina, per frequentare gli sciamani amazzonici e infatti ha fatto diverse volte riferimento al grande Castaneda, famoso per il best seller “A scuola dallo sciamano”. Ora Walter tiene corsi molto apprezzati sulle energie sottili, la psicometria, la comunicazione vibrazionale, la telepatia e lo sciamanesimo urbano. Insomma, tutte cose meritevoli di attenzione. Per vivere fa anche l’imprenditore, benché non abbia capito di che genere. E infatti, ha confessato, a proposito di psicosomatica, che i primi dieci giorni di ogni mese, quando deve fare il giro dei clienti per riscuotere e deve sorbirsi le loro disgrazie, oltre al fatto che, causa crisi, non sono in grado di pagare, lui non riesce a digerire bene, perché somatizza il disagio altrui.
Ciò significa che ha aperto il centro del cuore, altrimenti conosciuto come Chakra del plesso solare.
E se questo succede a uno che conosce le cose e che è preparato ad affrontarle, figuriamoci a noi comuni mortali! A tal proposito ha anche fatto riferimento a quello che il buddismo chiama “L’amorevole distacco”, cosa che, qui in Occidente, tra gli addetti ai lavori, quasi nessuno riesce a mettere in pratica. C’è una mortalità altissima fra le pranoterapeute, il 50 % delle quali muore di cancro: è tutto il disagio dei pazienti che esse somatizzano senza riuscire a scaricarlo. Maestra, per tale ragione, le ha definite “martiri”.
Per ovviare a questo spiacevole inconveniente sono state istituite scuole di consapevolezza. Non ha spiegato se ce ne sono anche in Italia e in cosa consistano, ma se i frequentatori dei suoi corsi, durante le sue sedute, si rilassano e diventano di buon umore, ridendo e sorridendo a tutti i presenti, significa che egli stesso è un maestro di consapevolezza o per lo meno è arrivato a un buon livello in fatto di socievolezza. Evidentemente, sa mettere a loro agio i partecipanti.
Sia chiaro: le critiche che faccio nascono dal mio substrato razionale e dal contesto culturale in cui sono cresciuto; lungi da me voler screditare gli insegnamenti esoterici del signor Maestra e dei suoi colleghi radiostesisti. La cartina al tornasole, in questo caso, è se le cose funzionino e, a quanto pare, funzionano. Lo slogan suo e di quelli come lui è: “Aiutare ad aiutarsi”, che ricorda molto la storiella cinese del pesce: “Se a un povero dai un pesce si sfama per un giorno, ma se gli insegni a pescare lo sfami per tutta la vita”. Orribile proverbio, per me, animalista!
Maestra a un certo punto ha detto che Gesù è stato il più grande sciamano e che nei vangeli c’è già tutto. O almeno ci sarebbe se la gente fosse educata a leggerli per conto proprio senza accontentarsi di quei versetti letti in chiesa dal pulpito. Molto protestante, questo, se ho ben capito il pensiero del relatore.
Ad ogni modo, a parte il fatto che lo sciamanesimo nasce in Siberia, alquanto distante quindi dalla Palestina, Maestra dava per scontato che Gesù Cristo fosse esistito, mentre io non ne sarei del tutto sicuro. Anche perché, chiunque può dire di Gesù qualsiasi cosa, di modo che gli ufologi diranno che era un extraterrestre, i filosofi che era un filosofo, i rivoluzionari che era un rivoluzionario, gli animalisti che era un animalista e chiunque porterà acqua al mulino che gli farà più comodo. C’è chi ha detto che fosse un virus, per inciso.
Infine, due rivelazioni scioccanti sono state fatte dal conferenziere e che meritano di essere menzionate. All’età di quattro anni la madre ha cercato di ucciderlo. L’uditorio era raggelato, sentendo questa notizia, e nessuno ha osato indagare se la donna sia stata arrestata o se almeno fosse stata fatta oggetto delle cure delle assistenti sociali. Esiste la depressione post-partum ma mi sembra strano che si trascini anche quando il bimbo ha già quattro anni d’età.
L’altra rivelazione, che ha avuto qualche attinenza con il tema della serata, è che all’età di 47 anni Walter Maestra è stato in coma tre giorni e mezzo, durante i quali non solo vedeva il suo corpo disteso nel letto e il famoso tunnel di luce, ma anche ha rivisto tutta la sua vita passata e pure quelle precedenti.
Qui già viene richiesto un atto di fede, specie a me che non credo nella trasmigrazione delle anime, ma la cosa straordinaria è che dopo il suo risveglio l’80 % delle malattie di cui soffriva erano sparite e anche la miopia all’occhio destro era completamente scomparsa.
In più, alcune doti che prima aveva solo superficialmente gli si sono acuite ed è diventato capace di diagnosticare le malattie alle persone con cui parlava.
Quando l’ho sentito dire una cosa del genere, ho pensato che durante il coma potesse essere stato parassitato da un’entità aliena, di quelle che Corrado Malanga scopre durante le sedute di ipnosi regressiva. Non tutte sono maligne e, se il soggetto si prodiga per aiutare il prossimo, si può dire che ne abbia guadagnato, anche se personalmente mi darebbe fastidio avere nella mia mente una mente aliena, un po’ come mi darebbe fastidio avere il verme solitario nell’intestino. Ognuno a casetta sua, è il mio motto!
Naturalmente, non ho avuto il coraggio di chiedergli cosa ne pensasse, né al termine della conferenza, quando tutti se ne andavano, né tanto meno durante la medesima. Credo che verrei preso per pazzo anche solo a ipotizzare una cosa del genere, ma se invece ho ragione e se io fossi un alieno in cerca di menti da parassitare, lo scetticismo dell’uomo medio sarebbe il miglior paravento dietro cui operare indisturbato.
Un po’ come con i dischi volanti: nessuno deve forare la cortina fumogena allestita deliberatamente, giacché nessuno deve sapere la verità in proposito: potrebbe non piacere.
A parte qualche riserva sull’uso di pendolini e astine di metallo, per il resto, quella di giovedì 10 ottobre a Codroipo mi è sembrata la lezione di un vero maestro e qui si può veramente dire: Nomen Omen.
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