giovedì 3 ottobre 2013

SONO PASSATI 50 ANNI MA NON È CAMBIATO NULLA

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“Ottanta miliardi di maggiori entrate saranno destinati alla riduzione del deficit e non alla copertura di nuove spese”. Sarà fatta molta attenzione “all’acquisizione di tributi evasi”. Per non parlare dell’inasprimento delle tasse “su alcuni generi di lusso come vini, liquori, aperitivi, e generi voluttuari”. Infine verranno abolite “le esenzioni fiscali per le case di lusso”. Sono stralci del comunicato emesso al termine del consiglio dei ministri del 25 settembre 1963. Sono passati esattamente cinquant’anni. Che cosa è cambiato? Praticamente nulla: la modifica principale che gli ottanta miliardi di lire sono diventati ottanta miliardi di euro. La situazione, casomai, è peggiorata. Basterà ricordare che nel 1963 il debito pubblico raggiunse il livello più basso dall’Unità d’Italia scendendo al 32,5% del Pil. Anche ora siamo al record, ma in negativo perchè viaggiamo intorno al 132%.    SEGUE

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