Esser assaliti ogni giorno da pessimistiche notizie inerenti malattie, virus o patologie può far si che anche un soggetto sano possa percepire, o avere, gli stessi sintomi descritti: si chiama effetto nocebo (dal latino ‘nocere’, nuocere). È quanto emerge dallo studio condotto dall’Università di Johannes Gutemberg a Mainz, che ha cercato di verificare il grado di influenza psicologica delle brutte notizie sulle persone. La ricerca, coordinata dal Dott. Michael Witthoft, ha dimostrato che il numero di persone, per così dire “impressionabili”, sia molto più alto di quel che si crede.
Tali soggetti se pressati da un numero eccessivo, o particolarmente negativo, di notizie su malattie, o sugli effetti collaterali di un farmaco, o sulla possibilità di poter contrarre un virus, subiranno i sintomi anche senza aver veramente contratto una patologia. L’esperimento è stato condotto con 147 volontari che sono stati divisi in due gruppi e sottoposti alla visione di due differenti documentari: nel primo la Bbc raccontava i rischi collegati all’esposizione a onde elettromagnetiche associate ai cellulari e alla tecnologia wi-fi, l’altro gruppo invece osservava una relazione sulla sicurezza su internet e dei dati del telefono cellulare.
Successivamente i ricercatori hanno portato i due gruppi in un ambiente dove hanno fatto credere ai volontari che erano presenti onde elettromagnetiche generate da wi-fi. Molti tra coloro che avevano guardato il documentario inerente questo argomento anche se non esposti realmente alle onde elettromagnetiche hanno manifestato la sintomatologia dell’ipersensibilità elettromagnetica, ovvero mal di testa, distrazione, confusione e vertigini descritta nel documentario. Due persone hanno addirittura abbandonato l’esperimento. Il dott. Witthoft ha così concluso che le notizie sensazionalistiche possono essere somatizzate e avere un impatto sulla salute della popolazione trasformando una percezione in un fatto, l’effetto nocebo simmetricamente all’effetto placebo innesca i sintomi patologici anche senza una reale esposizione a ciò che dovrebbe esserne la causa.
Il potere delle credenze è grande. Gli ipocondriaci sono avvisati: bisogna pensare, e ascoltare, positivo!
E. F. (2duerighe.com)
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?item.8834.11
Tali soggetti se pressati da un numero eccessivo, o particolarmente negativo, di notizie su malattie, o sugli effetti collaterali di un farmaco, o sulla possibilità di poter contrarre un virus, subiranno i sintomi anche senza aver veramente contratto una patologia. L’esperimento è stato condotto con 147 volontari che sono stati divisi in due gruppi e sottoposti alla visione di due differenti documentari: nel primo la Bbc raccontava i rischi collegati all’esposizione a onde elettromagnetiche associate ai cellulari e alla tecnologia wi-fi, l’altro gruppo invece osservava una relazione sulla sicurezza su internet e dei dati del telefono cellulare.
Successivamente i ricercatori hanno portato i due gruppi in un ambiente dove hanno fatto credere ai volontari che erano presenti onde elettromagnetiche generate da wi-fi. Molti tra coloro che avevano guardato il documentario inerente questo argomento anche se non esposti realmente alle onde elettromagnetiche hanno manifestato la sintomatologia dell’ipersensibilità elettromagnetica, ovvero mal di testa, distrazione, confusione e vertigini descritta nel documentario. Due persone hanno addirittura abbandonato l’esperimento. Il dott. Witthoft ha così concluso che le notizie sensazionalistiche possono essere somatizzate e avere un impatto sulla salute della popolazione trasformando una percezione in un fatto, l’effetto nocebo simmetricamente all’effetto placebo innesca i sintomi patologici anche senza una reale esposizione a ciò che dovrebbe esserne la causa.
Il potere delle credenze è grande. Gli ipocondriaci sono avvisati: bisogna pensare, e ascoltare, positivo!
E. F. (2duerighe.com)
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?item.8834.11
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