venerdì 3 gennaio 2014

Gli Arturiani: Elaborare serenamente i processi di malattia\guarigione

Gli Arturiani – elaborare serenamente i processi di malattia/guarigione
Benvenuti amici, siamo gli Arturiani. Nel vostro tempo la malattia fisica è uno dei temi più importanti da affrontare, affinché possiate integrarne appieno gli insegnamenti e porre le basi a livello energetico per un mondo che non necessiterà più di farne esperienza.

La vostra comprensione della dinamica di malattia/guarigione avviene ancora ad un livello di coscienza legato alle sfere dei vecchi paradigmi di giusto e di sbagliato, dove la malattia viene percepita, quanto meno a livello latente in voi, come una punizione, spesso ingiusta e immeritata dovuta alla profonda ingiustizia del mondo nel quale vivete. Vi chiedete spesso il perché le persone che ritenete “peggiori” siano quelle a godere dei migliori benefici sotto tutti gli aspetti, compreso quello della salute, e perché le persone “migliori” siano spesso quelle a dover portare i più pesanti fardelli della vita in forma umana. Questo filone di pensiero sostiene ancora il paradigma del giusto e dello sbagliato, del bene e del male, che oramai non è più utile per la vostra evoluzione e che andrà progressivamente trasformato in un nuovo modello di pensiero, che permetterà effettivamente alla dinamica della malattia di fare il suo corso e svanire fino a divenire un lontano ricordo.

I vostri corpi fisici sono infatti perfettamente in grado di vivere senza alcuna malattia e per centinaia di anni terrestri. Questo perché la connessione tra malattia e armonia è assai significativa. La vostra malattia è un generalizzato stato di disequilibrio. E’ evidente dunque che questo processo esperienziale si manifesterà fintanto che il vostro mondo avrà raggiunto il necessario stadio di armonia da poter trascendere l’esperienza della malattia fisica. Il primo passo da compiere affinché questo nuovo modello si attui è lavorare sulla presa di coscienza che la malattia è soltanto uno dei processi, assolutamente perfetti, attraverso cui l’anima decide di sperimentare la vita e così acquisire quella consapevolezza che gli occorre per procedere oltre lo stadio nel quale si trova. La malattia fisica è un processo esperienziale, nulla di più, altro non è che un processo di purificazione e di guarigione che nel suo insieme ha la funzionalità di consentire all’anima che decide di farne esperienza di rilasciare alcune cariche energetiche che ha acquisito durante i suoi soggiorni terreni.


Il principale ostacolo a questa presa di coscienza è rappresentato dalla paura della sofferenza, del distacco, dell’abbandono e della perdita. Cosicché la paura è a livello assoluto uno dei principali motori energetici della malattia. Abbiamo detto che la malattia è uno stato di disequilibrio energetico, ma questo stadio può provenire dalle vostre vite precedenti o originarsi in quella corrente. Abitudini, pensieri, atteggiamenti e soprattutto ciò che provate e pensate di voi stessi sono la principale causa delle malattie fisiche del vostro tempo. Alcune di queste, come ad esempio le malattie infettive, sono dovute alla carenza d’amore e unità che avete a livello globale gli uni verso gli altri. In ogni caso la malattia resta un processo di purificazione attraverso cui l’anima fa esperienza ed elabora le cariche energetiche ad essa connesse.

Vorremmo che provaste a considerare la malattia dal punto di vista dell’anima, trovando il distacco che vi consenta di accettare con amore questo processo. Il segreto è nel rilasciare e per farlo occorre che vi spostiate su una nuova comprensione della dinamica malattia/guarigione. Se poteste vedere le cose dalla nostra prospettiva, quella che avete quando non siete incarnati nel piano terreno, capireste che nella malattia non c’è assolutamente nulla di terribile. L’atteggiamento ricorrente che avete nei confronti di chi è malato è quello di provare dispiacere e pena nei suoi confronti. Chi sperimenta la malattia non è meno grandioso di chi gode di una perfetta salute. Onorate il loro gioco perfetto comprendendo che il percorso che hanno scelto è quello giusto, poiché tutto ciò che accade è frutto di una scelta, operata sui piani fisici o sui piani sottili.





Vi consigliamo di approcciarvi alle persone che vivono un processo di malattia/guarigione osservando la situazione da una prospettiva di distacco amorevole. Sappiamo che quando le situazioni vi toccano da vicino e coinvolgono le persone che vi stanno a cuore questo non sia facile da attuare nella vostra dimensione terrena. Ciò che vi consigliamo è di lavorare su voi stessi per bilanciare l’emotività e soprattutto l’attaccamento alle persone, alla paura di perderle e alla paura di elaborare il distacco. Sappiate che nulla è mai separato nell’universopoiché siamo tutti parte di una infinita rete di connessioni. La percezione relativa all’interno della finestra esperienziale che chiamate vita vi impedisce a volte di comprendere intimamente che non siete separati da nulla, che non perdete mai niente e che le persone che avete amato continuano il loro percorso anche dopo il passaggio oltre il velo, e lo fanno con gioia ed entusiasmo sapendo che hanno concluso una fase della loro evoluzione e sono pronte per la prossima. Siate gioiosi per loro. Lavorate per rilasciare l’attaccamento che vi mantiene legati a ricordi di sofferenza e che al contempo lega le anime che avete amato allo stesso fardello di sofferenza che portate in voi. Accettate che la malattia e la guarigione sono processi dell’esperienza e che nel nuovo mondo che sta sorgendo essi non saranno più necessari per l’evoluzione dell’anima, ma affinché ciò avvenga tutti i processi dovranno essere purificati nel vostro mondo e dovrete passare attraverso le porte dell’accettazione, dell’armonia e dell’amore.

Amare coloro che vivono un processo di malattia significa accettarne la funzione all’interno della loro esistenza terrena, che è un progetto perfetto dell’anima. Accettazione significa non interferenza nei processi di malattia/guarigione che riguardano l’anima direttamente interessata e le sue scelte. Questo processo giova ad entrambe le parti. Amare una persona che attraversa questo processo significa che potete accompagnarla gentilmente nel suo percorso, offrirle sostegno ma al contempo lavorare su voi stessi per elaborare il medesimo processo in voi. Perché ricordate che dal momento che questo evento vi coinvolge, avete stabilito a livello dell’anima di esserne testimoni e farne esperienza. Cercate di comprendere quale insegnamento trarre da questa esperienza e trasformate all’interno di voi la carica di attaccamento e sofferenza. Il vostro compito è sempre quello di trasformare e illuminare. Rilasciate l’interferenza e permettete all’anima di chi amate di fare la sua esperienza di malattia/guarigione.

Quando vivete il processo di malattia/guarigione di una persona cara ricordatevi che esso offre potenziali di insegnamento per entrambi e che voi avete scelto di sperimentarne l’essenza prima di venire sul piano terreno. Tutto è frutto di una scelta. Ciò che conta in questo processo, al di là del suo esito, è che entrambe le parti accettino con amore e comprendano il significato e l’insegnamento che questa esperienza offre. Concedete a voi stessi di trovare la serenità per osservare da una prospettiva luminosa ciò che accade. Siete amati e non siete mai soli.

Infine, non vi diciamo di non piangere per coloro che passano oltre, vi diciamo di accettare che tutto è perfetto e che ogni cosa ha un suo motivo d’essere. Vi diciamo di elaborare, pulire, illuminare e benedire i loro passi, benedicendo così i vostri e permettendo a voi stessi di spezzare le catene di dolore e attaccamento e le illusioni di separazione. Se vivete nell’essenza della connessione, dell’unità, sapete senza ombra di dubbio che nessuno vi lascia mai e che tutto è pura connessione.

Con amore

Gli Arturiani del settimo raggio



Siamo gli Arturiani del settimo raggio
Gli Arturiani – la soglia del puro amore
Gli Arturiani – transitare con grazia e serenità oltre le zone di turbolenza
Gli Arturiani – la nuova terra
Gli Arturiani – create la bellezza nei vostri cuori

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