Uno degli argomenti più controversi e più rigettati, quando parlo di complottismo (quando mi sta sul cazzo usare questa parola), è quello della clonazione umana.
In questo articolo cercherò di dimostrare che la clonazione umana è realtà ed, anzi, è molto più avanti di quanto immaginiate.
In particolare Hans Spemann (foto a lato), premiato con il Nobel nel 1935, dimostrò con i suoi esperimenti che la determinazione è un processo progressivo che agisce durante lo sviluppo embrionale e porta le cellule dell’embrione a seguire una via differenziale irreversibile da un certo stadio di sviluppo in poi.
Egli intuì che i criteri per la differenziazione cellulare sono di tipo operativo, poiché nell’embrione iniziale non riscontrava una evidente differenziazione morfologica cellulare.
Egli dimostrò che i blastomeri iniziali di tritone presentano nuclei identici, ciascuno in grado di formare una larva completa.
Subito dopo aver fecondato un uovo di tritone egli prese un capello di bambino e lo utilizzò come laccio per legare lo zigote secondo il piano della prima divisione di segmentazione.
tecnica Spemann
Egli quindi sottopose l’uovo ad una parziale costrizione, facendo si che tutte le divisioni nucleari rimanessero da un lato della costrizione. Spesso allo stadio di 16 cellule un nucleo sfuggiva passando attraverso la costrizione, nella parte non nucleata. A quel punto la segmentazione cominciava anche da quel lato ed il laccio venne stretto fino che le due metà non furono completamente separate. Ciò ha dimostrato che il nucleo da una fase a 16 celle potrebbe dirigere la crescita di un’altra larva.
In biologia, il sostantivo “clone”, si riferisce ad una cellula o ad un organismo che è geneticamente identico alla cellula o all’organismo da cui deriva. Per esempio, alcuni organismi (come i batteri), si riproducono copiando il loro DNA e, quindi, si dividono a metà. I due batteri risultanti sono quindi cloni. Il verbo “clonazione”, si riferisce al processo di creazione di cellule o organismi clonati.
Non voglio fare l’elenco cronologico dell’evoluzione della clonazione, basta dire che gli inizi di quella che noi oggi chiamiamo clonazione, in realtà, risale al 1901, più di un secolo fa, per essere esatti.
Non voglio fare l’elenco cronologico dell’evoluzione della clonazione, basta dire che gli inizi di quella che noi oggi chiamiamo clonazione, in realtà, risale al 1901, più di un secolo fa, per essere esatti.
Pensate che più di un secolo fa, precisamente nel 1903, si è inventato l’aereo; oggi andiamo sulla luna.Hans Spemann (1869-1941) era un embriologo tedesco, professore di zoologia presso l’Università di Friburgo.
In particolare Hans Spemann (foto a lato), premiato con il Nobel nel 1935, dimostrò con i suoi esperimenti che la determinazione è un processo progressivo che agisce durante lo sviluppo embrionale e porta le cellule dell’embrione a seguire una via differenziale irreversibile da un certo stadio di sviluppo in poi.
Egli intuì che i criteri per la differenziazione cellulare sono di tipo operativo, poiché nell’embrione iniziale non riscontrava una evidente differenziazione morfologica cellulare.
Egli dimostrò che i blastomeri iniziali di tritone presentano nuclei identici, ciascuno in grado di formare una larva completa.
Subito dopo aver fecondato un uovo di tritone egli prese un capello di bambino e lo utilizzò come laccio per legare lo zigote secondo il piano della prima divisione di segmentazione.
tecnica Spemann
Egli quindi sottopose l’uovo ad una parziale costrizione, facendo si che tutte le divisioni nucleari rimanessero da un lato della costrizione. Spesso allo stadio di 16 cellule un nucleo sfuggiva passando attraverso la costrizione, nella parte non nucleata. A quel punto la segmentazione cominciava anche da quel lato ed il laccio venne stretto fino che le due metà non furono completamente separate. Ciò ha dimostrato che il nucleo da una fase a 16 celle potrebbe dirigere la crescita di un’altra larva.